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Nel nostro DNA italiano c’è tanta esterofilia, anche se siamo alquanto selettivi riguardo alle culture verso cui indirizziamo la nostra passione. Tuttavia, la mia impressione è che negli ultimi anni il nostro amore verso “quello che viene da fuori” sia decisamente guidato da interessi più economici che sentimentali. Il nostro calendario oggi, infatti, è caratterizzato da feste importate da altri paesi che abbiamo assimilato quasi senza accorgercene, soprattutto senza conoscerne appieno il messaggio.

Un esempio riguarda il 31 ottobre. Da una parte, abbiamo importato a scatola chiusa dalla cultura celtica e gaelica l’Halloween, rielaborato in chiave americana. Dall’altra, non abbiamo importato il Giorno della Riforma che celebra la riscoperta di valori straordinari quali: il Vangelo della grazia, il riconoscimento dell’autorità della Scrittura, la centralità di Gesù Cristo, la gratuità della salvezza, e l’esigenza che tutta la vita sia vissuta per la gloria di Dio.

Un altro esempio sono le pubblicizzatissime offerte del Black Friday di fine novembre, festa del consumismo per eccellenza made in USA, anche se pochi sanno che prima del “Venerdì Nero” c’è il “Giovedì del Ringraziamento” americano: una festa per dimostrare gratitudine a Dio per la sua provvidenzai. È su questa linea che sarebbe bello importare quest’anno una festa dal Regno Unito: il Boxing Day, il “Giorno delle Scatole” del 26 dicembre!

Le origini del Boxing Day

Mentre in Italia il giorno dopo Natale si celebra Santo Stefano, nel Regno Unito ed altrove, si festeggia il Boxing Day, le cui origini si perdono indietro nel tempo di alcune centinaia di anni. La versione più popolare racconta che il 26 dicembre le famiglie benestanti, donassero ai loro domestici una “scatola” piena di cibo e regali, simile alle nostre ceste natalizie, per ringraziarli del loro servizio, e per aver lavorato il giorno di Natale per la loro famiglia. Nel tempo questa tradizione si sarebbe estesa in modo trasversale nelle varie fasce della società, per ringraziare negozianti, postini, poliziotti, medici, benzinai, e via dicendo per il loro servizio durante tutto l’anno, e soprattutto per onorare il loro lavoro per la comunità durante le feste natalizie.

Romani 13:7: Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: …il timore a chi il timore; l’onore a chi l’onore.

Lo spirito del Boxing Day allora e oggi

Indipendentemente da quanto oggi anche nei paesi anglosassoni si sia purtroppo dimenticato lo spirito del Boxing Day, l’idea alla base di questa festa è da riscoprire. Si tratta di pensare con gratitudine agli altri, così come Paolo ricorda alla chiesa in Filippi: stimando e cercando il bene del prossimo, prima del proprio, nell’esempio di umiltà di Cristo.

Filippesi 2:3-4: Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri.

Così con la nostra piccola chiesa di Budrio, paese nella campagna bolognese, abbiamo cercato di fare nostro il valore biblico della gratitudine e dell’onorare chi si adopera per il bene della comunità, e di viverlo come opportunità del Vangelo. Negli ultimi 5 anni, grandi e piccoli assieme, nella settimana di Natale, doniamo una scatola di cioccolatini, un Vangelo ed un biglietto di Natale a persone che servono la nostra comunità. Nello specifico, diamo questo “pacchetto” all’amministrazione comunale, ai Vigili del Fuoco, al Pronto Soccorso, agli assistenti sociali, ai carabinieri, polizia e vigili urbani, alla protezione civile, ai presidi delle forze armate e ai dipendenti della pulizia stradale.

È sempre incoraggiante vedere le conversazioni nel Vangelo che avvengono attorno alla gratitudine espressa a chi serve la nostra comunità

È sempre incoraggiante vedere le conversazioni nel Vangelo che avvengono attorno alla gratitudine espressa a queste persone che servono la nostra comunità. Tanto da chi, come i Vigili del Fuoco, è abituato a sentirsi ringraziare da coloro che beneficiano del loro servizio, quanto da chi come la Polizia Municipale non si vede mai ringraziare per il proprio lavoro, spesso identificato nel fare multe a chi infrange il codice della strada. O dal giovane carabiniere o militare che serve lontano dalla sua casa e famiglia, nel mezzo della nebbia della bassa padana.

Il messaggio del Boxing Day

Quale bel modo di tradurre nella pratica e di vivere e condividere il significato del vero Natale, con il dono che Dio ha fatto di suo Figlio. Il Figlio, nell’ubbidienza dell’amore, si è fatto uomo nell’incarnazione, scendendo dall’alto della sua gloria in mezzo al nostro peccato, indifferenza, alienazione, orgoglio, solitudine, consumismo e miseria. Nell’umiltà dell’amore, Egli è venuto non per essere servito, ma per servire. Nella potenza dell’amore, si è dato sulla croce, per donare la pace con il Padre, e la nuova vita della sua resurrezione per l’opera dello Spirito. 

Nell’umiltà dell’amore, Gesù è venuto non per essere servito, ma per servire.

Filippesi 2:5-8: Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

Così questo 26 dicembre, insieme o in alternativa alle tradizioni a cui siamo abituati, perché non importare lo spirito e il messaggio del Boxing Day, e viverlo nel Vangelo nella nostra comunità e con la nostra chiesa? Un modo per farlo potrebbe essere, magari, ringraziando e regalando un cioccolatino al corriere che ci consegnerà i regali a casa, o alla cassiera che lavorerà durante le feste nel nostro supermercato, o a chi lavora in svariati modi per il bene delle nostre città e paesi.

Con piccoli gesti di gentilezza possiamo mostrare attivamente il grande amore e servizio di Cristo

Cogliamo l’occasione per stimare e onorare, mostrando rispetto e gratitudine agli altri, apprezzando il loro lavoro durante le feste natalizie mentre non possono stare con le loro famiglie, per condividere con loro la gioia del donarsi del Padre nel Figlio e dello spirito di amorevole servizio di Dio in Cristo.

Con piccoli gesti di gentilezza possiamo mostrare attivamente il grande amore e servizio di Cristo, così come Lui lo ha mostrato in ogni tappa del suo ministero terreno e fino ad oggi!

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