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Sono grato per il dono del Signore di essere nato in una famiglia di credenti e, nonostante la loro malattia, per il privilegio  di  predicare al funerale di mio padre nel 2019 e a quello di mia madre nel 2021, celebrando la vita del loro Redentore.

Ripensando agli ultimi dieci anni, non posso non vedere la mano del Signore sopra i miei genitori, mia moglie e me. Come nella scelta di trasferire i miei genitori a 5 minuti a piedi da casa nostra a Budrio, un paesino del nord Italia dove stavamo avviando una fondazione di chiesa rurale. Abbiamo potuto assisterli meglio e, soprattutto, sono stati i primi membri del nostro gruppo di fondazione. Mia madre, quando mia moglie lavorava, mi accompagnava a casa della nostra vicina per iniziare i primi studi biblici. Mio padre, confuso nella sua ultima settimana di vita, ha voluto sapere come stavano andando le meditazioni bibliche al centro estivo per adolescenti che stavamo tenendo. E’ stata una delle sue ultime domande. Da lì a poco sarebbe morto tra le nostre mani.

2 Corinzi 4:16 Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo [la nostra persona] esteriore si va disfacendo, il nostro uomo [la nostra persona] interiore si rinnova di giorno in giorno.

La demenza senile dei miei genitori è stata fonte di scoraggiamento

So che,  mentre assistevo impotente al disfacimento del loro corpo e della loro mente, il Signore continuava a mantenere la promessa di rinnovarli nello spirito di giorno in giorno.

Nelle sue ultime settimane, mio padre non riusciva più a lodare il suo Salvatore, ma ricordava ancora le parole del Signore nel Padre nostro e con quelle pregava prima che lo imboccassi. Posso ancora ricordare quando sono salito in camera di mia madre a casa nostra e l’ho trovata sul letto a leggere la sua Bibbia… al contrario. 

L’uomo e la donna che per primi mi hanno mostrato la bellezza dell’amore di Cristo nella Parola di Dio, non riuscivano più a leggerla e neanche a pregare. Ma so che,  mentre assistevo impotente al disfacimento del loro corpo e della loro mente, il Signore continuava a mantenere la promessa di rinnovarli nello spirito di giorno in giorno.

Crediamo che anche se un giorno potremmo non riuscire più a leggere la nostra Bibbia o a pregare il nostro Signore, Lui non smetterà di rinnovare la nostra persona interiore?

Salmo 38:3-5. Non c’è nulla d’intatto nel mio corpo a causa della tua ira; non c’è requie per le mie ossa a causa del mio peccato. Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo; sono come un grave carico, troppo pesante per me. Le mie piaghe sono fetide e purulente per la mia follia.

La demenza senile dei miei genitori ci ha mostrato quanto orribile è il peccato… rivelandoci il nostro!

Pensiamo a quanto il peccato inquini e perverta anche le relazioni ed i sentimenti più profondi, perché è proprio in mezzo a quel peccato che Cristo è sceso per renderci giusti agli occhi del Padre

È stato traumatico vedere prima mio padre e poi mia madre, assumere atteggiamenti sempre più indifferenti ed egoistici. È stato difficile accettare che non avremmo più sentito né un “ti voglio bene”, né un “grazie” per il nostro accudirli per le esigenze sempre più intime e umilianti per loro e per noi. È stato altresì sconvolgente il vedere in noi stessi come la stanchezza, la solitudine e l’ignoranza nel sapere come prenderci cura di loro, abbia rivelato tutto il nostro egoismo e peccato. Spesso ho perso la pazienza. A volte, dopo aver perso il conto dei giorni passati tra pannoloni, medicazioni, ospedali, ecc., dopo aver alzato le sponde del letto di mia madre, mi sono ritrovato a desiderare che non si risvegliasse il mattino dopo… e a dover tornare ai piedi della croce.

Pensiamo a quanto il peccato inquini e perverta anche le relazioni ed i sentimenti più profondi, perché è proprio in mezzo a quel peccato che Cristo è sceso per renderci giusti agli occhi del Padre, facendosi carico del nostro peccato sulla croce!

Isaia 46:3-4. «Ascoltatemi, o casa di Giacobbe, voi tutti, residuo della casa d’Israele, voi di cui mi sono caricato dal giorno che nasceste, che siete stati portati fin dal seno materno! Fino alla vostra vecchiaia io sono, fino alla vostra canizie io vi porterò; io vi ho fatti, e io vi sosterrò; sì, vi porterò e vi salverò.

La demenza senile dei miei genitori è diventata un’occasione di crescita e di testimonianza per la nostra chiesa.

L’IO SONO (cfr. Esodo 3:14) che si è preso cura dei miei genitori dalla loro nascita fino alla loro canizie, ci ha mostrato come il trionfo di Cristo sulla croce non è una via per sfuggire alla sofferenza, ma è l’unica via attraverso la sofferenza. 

È in quella sofferenza che il Signore ci ha fatto gustare la cura pastorale della nostra famiglia di chiesa. Ci hanno preparato i pasti e accudito mia madre nella fase iniziale della sua malattia, permettendoci qualche ora di riposo. Non posso dimenticare la visita di nostri cari amici in Cristo, quando con affetto tenevano la mano di mia madre, anche se dopo il pasto non era troppo pulita.

Prendiamoci del tempo per essere le mani che Cristo usa per mostrare il suo amore!

È in quella sofferenza che abbiamo visto l’amore del Signore nel sostegno dei gestori dei centri diurni, degli operatori sanitari, e delle assistenti sociali con cui negli anni abbiamo stretto amicizia e che sono venute ai funerali dei miei genitori. 

È in quella sofferenza che come famiglia e come chiesa, il Signore ci ha aperto il cuore verso altri anziani e loro familiari, donandoci occasioni per testimoniare il Vangelo nel centro diurno del nostro paese.

Probabilmente nella nostra chiesa o nel nostro vicinato c’è un anziano o un suo familiare che lotta con questa terribile malattia. Prendiamoci del tempo per dargli attenzione, affetto e riposo, per essere le mani che Cristo usa per mostrare il suo amore!

Apocalisse 21:3 Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate».

Quanto desidero il giorno in cui il Re Gesù metterà definitivamente sotto i suoi piedi il peccato e la morte e il cancro e la demenza senile e l’Alzheimer

Quanto desidero il giorno in cui il Re Gesù metterà definitivamente sotto i suoi piedi il peccato e la morte e il cancro e la demenza senile e l’Alzheimer. Il giorno in cui Egli asciugherà ogni lacrima di mia madre e di mia moglie, di mio padre e mia, perché le cose di prima sono passate, perché non ci saranno più sinapsi interrotte dalla demenza senile, non ci saranno più vuoti di memoria o incapacità di prendersi cura di sé stessi e degli altri, ma gusteremo per l’eternità la presenza del nostro Redentore, perché Egli abiterà con noi e noi con Lui! 

Questa è la speranza cristiana con cui il Signore ci ha parlato, rafforzando in modo incredibile il nostro matrimonio. Ci ha donato di fare tesoro dei piccoli momenti di pace da questa parte dell’eternità: il tenere la mano di mio padre mentre pregavamo, il dare un bacio sulla fronte a mia madre dopo averla messa a letto.

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