Quante probabilità ci sono, per un Italiano coinvolto in una fondazione di chiesa a Budrio, nel nord Italia rurale, d’incontrare il diretto discendente di uno degli artefici dell’Ocarina, ovvero l’aerofono d’argilla dalla vaga forma di un’oca nato proprio a Budrio nel 1853? Questo strumento musicale è stato reso popolare dal budriese emigrato nel Regno Unito del XIX° secolo ed è oggi apprezzato non solo in Europa, ma anche nelle Americhe e soprattutto in Asia, dove spopola in Giappone e Corea, per non parlare del ruolo che gioca nel mondo fantasy di Zelda.
E quante possibilità ci sono per un Inglese, il cui cognome chiaramente tradisce le sue radici Italiche, di scoprire tramite un compagno alla facoltà di teologia di Edimburgo, che da 10 anni esiste una chiesa evangelica proprio nel paese del suo bis-bis-nonno, in cui non ha mai messo piede, di cui non ne parla la lingua e di cui, per di più, nemmeno sa suonare le preziose ocarine di famiglia ritrovate in soffitta, oggi custodite nel Museo dell’Archeologia e dell’Antropologia di Cambridge?
Ma soprattutto, quante probabilità che questo Italiano e questo Inglese, comprendano di appartenere alla stessa famiglia?
Ebbene da un lato, come ci ricorda J. C. Ryle: “Non esiste il ‘caso’, la ‘fortuna’ o la ‘probabilità’, nel viaggio del cristiano attraverso questo mondo! Se professiamo di essere credenti in Gesù Cristo, allora tutto è disposto e stabilito da Dio – Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. – Romani 8:28”.1 Dall’altro lato, penso che i famosi 6 gradi di separazione, cioè l’idea che tutti nel mondo abbiano sei o meno connessioni sociali di distanza l’uno dall’altro, all’interno del popolo di Dio, si riducano drasticamente!
Così è successo che, dopo esserci incontrati su zoom e poi di persona in Inghilterra, mia moglie Jenny ed io abbiamo portato nel paese delle sue origini Edward Mezzetti, bis-bis nipote dell’Alberto che ha reso popolare l’ocarina creata a Budrio, dalla provincia di Bologna a tutta l’Europa del XIX secolo!
Ma come celebrare al meglio questa straordinaria provvidenza di Dio, che da sei ha ridotto a uno i gradi di separazione tra di noi, vivendola soprattutto come un’occasione per il Vangelo di Cristo? Ecco tre opportunità che abbiamo colto assieme al bis-bis nipote di Alberto Mezzetti!
Dal fiato di uno strumento, ad una lode che proclama.
Isaia 42:10
Cantate al SIGNORE un cantico nuovo, cantate le sue lodi all’estremità della terra…
Ogni anno, improvvisamente, sotto i portici del paese di Budrio, si sente parlare in Americano, in Coreano, in Giapponese ed in Portoghese, tutti avventori del Festival Internazionale dell’Ocarina. Ma quest’anno, nella prima edizione post-Covid, la presenza di Ed è diventata parte integrante delle celebrazioni, riducendo nuovamente i gradi di separazione tra la nostra chiesa rurale e le estremità della terra. Per noi, l’immergerci nella storia di questo strumento ci ha permesso di scoprire che il “Mezzetti Ocarina Tutor”, manuale scritto da Alberto nel 1880 a Londra, è a tutt’oggi il testo di riferimento usato dai migliori ocarinisti, incluso il maestro della Scuola Comunale di Ocarina di Budrio. Da questo incontro è nata la collaborazione della Scuola con il gruppo lode della nostra chiesa per suonare l’inno Stupenda Grazia, sia nella versione originale di John Newton che nell’arrangiamento di Chris Tomlin, durante una speciale funzione domenicale inserita nel programma ufficiale del Festival alla quale hanno partecipato numerosi appassionati di musica e di storia, incluse diverse autorità comunali e rappresentanti della stampa. Così suonare, spiegare e cantare le parole di Stupenda Grazia sono state per noi una bellissima opportunità missionale di proclamare le lodi del Signore alle nazioni. Il bonus è stato poi il like di Chris Tomlin sul video dell’evento, postato sui social della chiesa.
Dall’essere imprenditoriale, all’essere missionale.
1 Corinzi 9:22-23, 22
…mi sono fatto ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni. 23 E faccio tutto per il vangelo, al fine di esserne partecipe insieme ad altri.
Attraverso i diari tramandati nella famiglia del suo bis-bis nipote, sappiamo di come Alberto, assieme ad altri sei musicisti budriesi, abbia partecipato alla prima tournée ocarinistica europea, che si esibì da Vienna a Berlino, da Parigi a Lisbona. Nel 1874 suonarono addirittura al Crystal Palace di Londra, nel cui quartiere Alberto si stabilì successivamente con la famiglia e dove vi aprì nel 1879 il primo negozio europeo di ocarine. Qui emerge tutta la tradizionale imprenditorialità italiana di Alberto che, nel 1887, usò come pubblicità la lettera ricevuta nientemeno che dal Castello di Windsor, nella quale la famiglia reale della Regina Vittoria lo ringraziava per le gradite ocarine che aveva “gentilmente inviato” alle principesse.
Ma l’attitudine imprenditoriale di Alberto ha trovato un ben migliore sbocco nella vigorosa visione missionale del pronipote Ed che, durante i diversi eventi culturali e le interviste a giornali, radio e TV nazionali presenti al Festival, ha colto ogni occasione per condividere il Vangelo. È in questo contesto che, assieme al fantastico team di insegnanti inglesi coordinato dalla European Mission Fellowship, Ed ha potuto parlare della storia della sua famiglia budriese di allora, ma soprattutto di quella di oggi, a circa 500 studenti delle scuole medie e superiori di Budrio, oltre ad un centinaio di persone nel pubblico degli eventi in cui è stato coinvolto durante il Festival. Questo ci ha ricordato quanto la cultura e la musica siano sfere importanti per la proclamazione del Vangelo, in quanto non esiste ambito della nostra vita che non sia sotto l’autorità di Dio e che quindi non possa essere vissuto in modo missionale per la sua gloria.
Da una famiglia di allora, ad una famiglia di chiesa di oggi.
Efesini 2:19
Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio.
“Famiglia” è stato il filo conduttore di ogni presentazione di Ed, inclusa la sua predicazione nella funzione pubblica nella domenica di chiusura del Festival dell’Ocarina. In modo molto potente, Ed ha raccontato di come la sua visita a Budrio abbia rappresentato davvero un suo “ritorno” in famiglia, anche se non ha trovato nessun parente diretto! Com’è possibile? Perché la buona notizia del Vangelo è che in Cristo i gradi di separazione vengono azzerati, in Cristo un Inglese ed un Italiano possono essere veramente fratelli, in quanto entrambi adottati nella famiglia di Dio. È per questo che l’inno “Amazing Grace”, che descrive il viaggio di John Newton dall’essere perduto all’essere ritrovato da Gesù, è il canto della Stupenda Grazia di Dio, che in Cristo invita coloro che lo rifiutano, ad essere adottati come figli ed essere uniti assieme alla famiglia della chiesa globale di Dio!
In conclusione, riporto l’invito che Ed Mezzetti ha rivolto ai budriesi che ha incontrato durante il ritorno nella città dei suoi antenati: “E voi? Vi unirete alla famiglia di Dio oggi?”. Questo invito ci ricorda di come la nostra unione con Cristo, ci unisce alla famiglia della chiesa di Cristo, locale e globale, che assieme vive e proclama il Vangelo di Cristo al mondo di Cristo. Come vivi questo “nessun grado di separazione”?
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