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Come faceva Gesù a fare i miracoli: con la sua natura divina o con lo Spirito Santo?

Forse nessun gruppo rock ha cantato una semplice domanda in modo così memorabile e appropriato come i The Who: “Chi sei? Chi, chi, chi, chi? Chi sei tu?”. E forse nessuna domanda arriva più rapidamente ai misteri della cristologia. Chi è nato dalla vergine Maria? Chi ha predicato sul monte? Chi ha pregato nel giardino? Chi è morto sulla croce? Rispondere a ciascuna di queste domande ci porta in un territorio profondo per quanto riguarda la persona e la natura di Gesù Cristo. Ma c’è un’altra domanda che ha generato molta confusione: Chi ha compiuto i miracoli che vediamo compiere...

Impariamo a vedere Gesù nel Salmo 23

Come facciamo a comprendere bene i Salmi per poi insegnarli? Come possiamo rispettare il testo biblico e contemporaneamente essere sufficientemente semplici per insegnarli anche ai bambini? Spesso prendiamo dai Salmi ciò che sentiamo e percepiamo più vicino a noi: una parola di incoraggiamento, un versetto che ci accompagna per la giornata, ma raramente consideriamo un Salmo per intero. Pensiamo che certi versetti non ci riguardino affatto oppure li lasciamo perdere perché non li capiamo o ancora riteniamo che le situazioni descritte siano estremamente lontane dalla nostra realtà, dal nostro mondo. Prendiamo ad esempio il Salmo 23. E’ il Salmo più...

Io sono la Via, la Verità e la Vita

Questa è senza dubbio una delle affermazioni più conosciute di Gesù e, forse proprio per questo, è una di quelle che possiamo recitare con la maggior superficialità. Eppure si tratta di un’affermazione dotata di una forza titanica, che possiamo apprezzare al meglio solo se la collochiamo nella storia nel suo insieme.   Nel Principio Nel principio Dio camminava nel giardino, dove camminava l’uomo (Genesi 3:8). Non c’era nulla che separasse Dio e l’uomo. La VIA era chiara e aperta. Nel principio l’uomo conosceva perfettamente il suo compito: moltiplicarsi, riempire la terra e rendersela soggetta (Genesi 1:28), lavorare e custodire il...

Una speranza solida

Una tomba vuota, una valanga di testimoni oculari, conclusione: Gesù veramente è risorto. Se questo è vero abbiamo una risposta meravigliosa alla nostra domanda: In cosa posso sperare?

Venerdì Santo: cosa ricordiamo?

Nel mondo antico uccidere qualcuno su una croce significava infliggere una morte straziante e umiliante. Tantissimi morirono in questo modo, e Gesù di Nazaret fu uno di loro, crocifisso sotto la prefettura di Ponzio Pilato. Tuttavia, gli scritti cristiani più antichi (che insieme costituiscono il Nuovo Testamento) affermano che la morte in croce di Gesù Cristo fu differente da tutte le altre. In questo caso l’uomo crocifisso fu pienamente Dio e pienamente uomo. Paolo scriveva ai Filippesi (2:6, 7, 8): “Cristo…pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò sé...

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