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L’indemoniata

Tra i discepoli di Gesù c’erano anche delle donne, ovviamente. Ma alcune di loro viaggiavano pure con lui. Luca 8:1-3: Gesù “1…se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. 2 Con lui vi erano i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3 Giovanna, moglie di Cuza, l’amministratore di Erode; Susanna e molte altre che assistevano Gesù e i dodici con i loro beni.”

La devota

Gesù aveva cacciato sette demoni da Maria Maddalena. Possiamo solo immaginarci cosa abbia sperimentato sia prima sia dopo tale salvezza: da malvagiamente oppressa a gioiosamente liberata. Così facendo “fast forward” alla Settimana della Passione, non ci sorprende trovarla ai piedi della croce, in lutto e in sostegno del suo Salvatore. Giovanni 19:25: “Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa, e Maria Maddalena.”

La delusa

Successivamente Maria prosegue andando a vedere dove Gesù era stato sepolto (Mc 15:47) e, dopo il sabato, compra degli aromi per andare con altre donne a ungere il corpo di Gesù (Mc 16:1). Ma qui vive una grande delusione, una seconda in realtà, la prima era stata la morte di Gesù. Il corpo non c’è (Gv 20:1)! Così lei dice a Pietro e Giovanni: “Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano messo” (Giovanni 20:2).

La disperata

A questo punto Maria fa quello che farebbe qualunque persona riconoscente e triste: si mette a piangere (Gv 20:11). Poi si inchina a guardare dentro il sepolcro dove vede due angeli che le chiedono il motivo del suo pianto (Gv 20:12-13), al che lei risponde con le parole che aveva detto a Pietro e Giovanni (Gv 20:13-14).

La tenacia

Qui si segna una svolta straordinaria. Fuori dal sepolcro un’altra persona, che lei pensa sia l’ortolano, le chiede perché piange. Maria, disperata, risponde chiedendo se sia stato lui a portar via il corpo di Gesù e che, comunque, ci penserà lei a prenderlo, se lui sapesse indicarle dove sia (Gv 20:15). Maria non molla. Vuole Gesù. Vuole onorare la salma del suo Liberatore. Vuole stare con Gesù, anche se egli non è più in vita.

Due parole

A questo punto succede una cosa veramente inaspettata. Il presunto ortolano pronuncia una sola parola: “Maria”, a cui lei risponde con una sola parola: “Maestro” (Gv 20:16). In passato Maria, indemoniata, aveva sentito quella voce pronunciare il suo nome per liberarla; ora la sente per cambiare la sua delusione in gioia. Gesù, il Buon Pastore, chiama le sue pecore per nome, e loro riconoscono la sua voce (Gv 10:3-4).

La consolata

Durante il suo ministero terreno Gesù aveva chiamato un morto a uscire da un sepolcro: “Lazzaro, vieni fuori!” (Giovanni 11:43). E ora Gesù stesso uscito da un sepolcro, chiama per nome Maria per consolarla.

Porta aperta

Gesù Cristo è risorto e ciò garantisce la risurrezione a vita di tutte le sue pecore (Gv 14:9; Gv 11:25-26; 1 Cor 15:20-22). Egli dichiara:“Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6), e chi “viene a me, non lo caccerò fuori” (Giovanni 6:37).

Chiunque crede

Alla croce Gesù si è offerto in sacrificio a Dio Padre (cfr. “Venerdì Santo: cosa ricordiamo?”), e ora si offre, come l’unico Salvatore, a tutti quelli che si ravvedono e pongono la loro fiducia esclusivamente in lui.

L’incaricata

La storia di Maria non finisce con la consolazione bensì con un compito. Gesù la incarica di raccontare agli altri della sua risurrezione (Gv 20:17-18). Una cosa che lei fa, che l’evangelista Giovanni riporta nel suo Vangelo, e che tu stai leggendo ora.

Il Vangelo

Maria è la prima testimone del Cristo Risorto, ma sicuramente non l’ultima. Da quel momento innumerevoli persone (donne, uomini, ragazzi, ragazze, bambini e bambine) dai quattro angoli della terra hanno sentito il Vangelo del Cristo Risorto (1 Cor 15:1-11), la Buona Notizia che il perdono dei peccati, la riconciliazione con Dio, e la vita eterna sono ora possibili, anzi garantiti, grazie all’opera del Cristo crocifisso e risorto.

Ecco la promessa della Buona Notizia!

Giovanni 3:16-18,36: “16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio…. 36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.”

La tua svolta straordinaria…

Il Buon Pastore accoglie, non caccia fuori, risuscita (ora spiritualmente e dopo la morte fisicamente), consola, dà gioia e tutela in questa vita e per sempre. Lo ha fatto per Maria Maddalena e per innumerevoli altre persone. E lo farà anche per te!


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