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Serie: Chi è Gesù Cristo?

Questo è l’ultimo post di quattro sulla persona di Gesù Cristo. Il primo era Gesù Cristo, Dio e uomo; il secondo Gesù Cristo, Messia e Agnello,  e il terzo Gesù Cristo, Maestro e Profeta.

Il mio obiettivo di fondo in questi post è di considerare la vera identità di Gesù Cristo per aiutarci ad apprezzare la sua bellezza e la sua grandezza. Ma desidero che questi post ci aiutino anche a parlare meglio di lui agli altri. Infatti una comprensione robusta della persona di Gesù Cristo dovrebbe aiutarci nella testimonianza e nell’evangelizzazione sia per quanto riguarda i contenuti sia per darci coraggio.

Se invece tu non sei già un credente, questi post sono un invito ad approfondire la vera identità di Gesù Cristo, sulla base della Bibbia. Questo post sarà particolarmente importante per te.

 

Gesù Cristo, Giudice o Salvatore?

Gesù Cristo sarà il Giudice di alcune persone e il Salvatore di altre.

In questo post voglio semplicemente riportare quattro brani in cui la Bibbia descrive questo duplice ruolo di Cristo. Ti invito a leggere questi brani con grande attenzione. Alla fine del post tireremo le fila sulle ‘lezioni’ impartite dai brani in questione.

Questi sono i fatti; nell’Ultimo giorno, chiunque legge questo post (ma, in realtà, ogni persona che sia mai esistita) vedrà solo uno dei due ‘volti’ di Cristo. Alla fine dei tempi, se durante la mia vita sono stato un seguace di Gesù, lo incontrerò come mio prezioso Salvatore. All’opposto, se non sono stato un suo seguace nell’Ultimo Giorno lo incontrerò come mio Giudice. O questo volto o quell’altro.

Perciò, quello che ‘facciamo’ con Gesù in questa vita, determinerà quale ‘volto’ di Gesù vedremo nella vita futura.

Brano 1: Gesù il condannato diventa Gesù il condannatore (Matteo 26:57-68)

“57 Quelli che avevano preso Gesù, lo condussero da Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 Pietro lo seguiva da lontano, finché giunsero al cortile del sommo sacerdote; ed entrò, mettendosi a sedere con le guardie, per vedere come la vicenda sarebbe finita. 59 I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù per farlo morire; 60 e non ne trovavano, benché si fossero fatti avanti molti falsi testimoni. 61 Finalmente, se ne fecero avanti due che dissero: «Costui ha detto: “Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”». 62 E il sommo sacerdote, alzatosi in piedi, gli disse: «Non rispondi nulla? Non senti quello che testimoniano costoro contro di te?» 63 Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 Gesù gli rispose: «Tu l’hai detto; anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia; 66 che ve ne pare?» Ed essi risposero: «È reo di morte». 67 Allora gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni e altri lo schiaffeggiarono, 68 dicendo: «O Cristo profeta, indovina! Chi ti ha percosso?»”

Al v. 64 di questo passo vediamo la ‘transizione’ di Gesù. Come parte della sua umiliazione per la nostra salvezza, Egli si era sottoposto all’ingiusto giudizio dei capi-religiosi. Tuttavia, quegli stessi giudici che non l’avranno accolto come Salvatore, lo vedranno un giorno come loro Giudice. I ruoli saranno invertiti con una differenza non indifferente. Il giudizio di Gesù sarà giusto nel condannare loro (a meno che non se ne siano ravveduti e non si siano convertiti prima di morire).

Brano 2: il Padre ha affidato ogni giudizio al Figlio (Giovanni 5:22-27)

È Gesù che parla “22 Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, 23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato. 24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25 In verità, in verità vi dico: l’ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l’avranno udita, vivranno. 26 Perché come il Padre ha vita in sé stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in sé stesso; 27 e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo.”

Gesù, nell’Ultimo giorno, sarà il Giudice di tutti perché il Padre “ha affidato tutto il giudizio al Figlio” (v. 22). Questo vuol dire che dovremmo affrontare Gesù come Giudice? No. L’importante è onorarlo in questa vita (v. 23) ascoltandolo e accogliendolo come Salvatore (v. 24).  Perché facendo ciò: “non [veniamo] in giudizio, ma [siamo] passat[i] dalla morte alla vita” (v. 24). La Bibbia non potrebbe essere più chiara. Avremo Gesù o come Giudice o come Salvatore.

La Bibbia non potrebbe essere più chiara. Avremo Gesù o come Giudice o come Salvatore.

Brano 3: o il riposo eterno o la rovina eterna (2 Tessalonicesi 1:3-10)

Paolo scrive: “3 Noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli [e sorelle], com’è giusto, perché la vostra fede cresce in modo eccellente, e l’amore di ciascuno di voi tutti per gli altri abbonda sempre di più; 4 in modo che noi stessi ci gloriamo di voi nelle chiese di Dio, a motivo della vostra costanza e fede in tutte le vostre persecuzioni e nelle afflizioni che sopportate. 5 Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, perché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche soffrite. 6 Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; 7 e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù. 9 Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10 quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, perché la nostra testimonianza in mezzo a voi è stata creduta.”

Il ‘riposo’ (v. 7) per chi crede (v. 10), mentre l’‘eterna rovina’ (v. 9) e la ‘vendetta’ divina (v. 8) per chi non ubbidisce al vangelo di Cristo (v. 8). Le due possibilità sono nitide e si escludono a vicenda. O l’una o l’altra. Io e tu, o vedremo un orribile ‘fuoco fiammeggiante’ (v. 8) o ci troveremo presi in un’estasiata adorazione (v. 10 ‘ammirando’) del volto del nostro maestoso Salvatore. O Giudice o Salvatore.

Come ci possono essere questi due destini completamente opposti per via di un solo ‘arrivo’ di Cristo? Pensate alla comparsa di un poliziotto durante un furto di strada. Egli arriva una sola volta, ma tale ‘arrivo’ costituisce una cattiva notizia per il borseggiatore, ma una buona per la sua vittima! Sarà così anche al glorioso ritorno del Signore Gesù Cristo.

Brano 4: o l’inizio del tormento eterno o la fine definitiva del dolore (Apocalisse 20:11-15 e 21:1-8)

Giovanni scrive: “11 Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro. 12 E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. 13 Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l’Ades restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. 14 Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. 15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.”

Per avere altri dati sullo ‘stagno di fuoco’, menzionato al v. 15, dobbiamo solo andare indietro di un versetto da questo brano. Infatti Apocalisse 20:10 dice: “il diavolo…fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.”

D’altronde subito dopo il v. 15, del cap. 20, ha inizio il cap. 21:

“1 Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi, e il mare non c’era più. 2 E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3 Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. 4 Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». 5 E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse: 6 «Ogni cosa è compiuta. Io sono l’alfa e l’omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita. 7 Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio. 8 Ma per i codardi, gl’increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda».”

Alla croce Cristo ha sconfitto il serpente antico e si è frapposto tra noi e l’ira divina. Il destino di coloro che non accolgono l’Agnello di Dio era descritto al cap. 20. Ora al cap. 21 ci troviamo davanti agli ineffabili frutti della croce per gli eletti. Il rinnovamento di ogni cosa (v. 5), l’annullamento di ogni nostro nemico (v. 4), la visio Dei (la visione di Dio; cfr. 22:4), e Dio con i suoi popoli (v. 3). Ciò che abbiamo perso nell’essere cacciati dall’Eden, e specificamente la continua presenza ‘fisica’ del Creatore, l’avremo di nuovo quando tutto sarà restaurato!

Se stai leggendo questo post, sei ancora in vita. Di conseguenza, sei ancora in tempo per cambiare idea. Se non l’hai già fatto, puoi bere “gratuitamente della fonte dell’acqua della vita” (v. 6). In Giovanni 4:14 Gesù stesso promette: “chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna”.

Hai sete? Perché non bevi? Come? Ponendo la tua fiducia per la salvezza, esclusivamente nel sacrificio di Cristo sulla croce.

A riguardo la Bibbia dice:

“16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio…. 36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui” (Giovanni 3:16-18, 36).

Conclusione

Quattro cose emergono dai brani che abbiamo elencati sopra:

  1. Gesù sarà o il tuo Salvatore o il tuo Giudice; non c’è una terza possibilità.
  2. Se in questa vita, segui Cristo e Cristo solo, nell’Ultimo giorno, sicuramente Gesù ti accoglierà con il sorriso del Salvatore.
  3. Se invece in questa vita non credi in Cristo e Cristo solo, altrettanto sicuramente, nell’Ultimo giorno Cristo sarà il tuo giusto Giudice, e ti condannerà per sempre allo stagno di fuoco.
  4. Di conseguenza, la cosa da fare non potrebbe essere più chiara: accogli Gesù ora in questa vita, per averlo come prezioso Salvatore, sia in questa vita sia in quella futura.

 

*Per il modo in cui i credenti saranno ‘giudicati’, cfr. Wayne Gruden, Teologia sistematica, Ed. GBU, Chieti 2014, pp. 1549-52 (56.C.3 “I credenti saranno giudicati”). 

 

 

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