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Più della metà degli Stati negli U.S.A. vede il mormonismo come la religione con la crescita più rapida. Sebbene i mormoni credano che la loro chiesa sia un movimento restaurazionista all’interno del cristianesimo (pensano infatti che la Grande Apostasia sia avvenuta tra il tempo della chiesa del Nuovo Testamento e la sua restaurazione sotto Joseph Smith), il mormonismo differisce radicalmente dagli insegnamenti e dal credo del  cristianesimo ortodosso. Ecco nove cose che dovresti sapere sul credo dei mormoni:

  1. Joseph Smith - MormonismoNel 1838 Joseph Smith affermò che in una rivelazione gli venne detto che la chiesa avrebbe dovuto chiamarsi Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. I membri della chiesa del Nuovo Testamento erano chiamati “santi” (vedere Atti 9:32, Efesini 2:19, Filippesi 1:1), motivo per cui i mormoni si chiamano “Santi degli Ultimi Giorni”. Come spiega Gordon B. Hinckley, precedente presidente della chiesa mormone: “Erano santi del passato. Noi siamo i Santi degli Ultimi Giorni. È così semplice.” Hinckley aggiunge che spesso viene loro dato il soprannome “Mormoni” poiché credono che il Libro di Mormon sia parola di Dio.
  2. Il mormonismo ha quattro libri scritti delle Scritture: Il Libro di Mormon: un altro testamento di Gesù Cristo (libro che dichiara di essere un resoconto dei rapporti tra Dio e gli abitanti dell’antica America dal 2000 a.C. al 400 d.C.), Dottrina e Alleanze (una raccolta di “rivelazioni divine e di ispirate dichiarazioni” fornite per l’istituzione e la regolamentazione della Chiesa di Gesù Cristo negli ultimi giorni (1830 d.C. – 1978 d.C.), Perla di Gran Prezzo (una selezione di rivelazioni, traduzioni e scritti di Joseph Smith) e la versione King James della Bibbia (in italiano, Luzzi [N.d.R]) (“Crediamo che la Bibbia è la Parola di Dio, per quanto è tradotta correttamente; crediamo anche che il Libro di Mormon è la parola di Dio”).
  3. La chiesa mormone insegna che la Bibbia, man mano che veniva trasmessa nel corso dei secoli, ha subito “la perdita di molte parti chiare e preziose”. I mormoni credono che la Bibbia sia la parola di Dio “per quanto è tradotta correttamente” e che “il modo più affidabile per misurare l’accuratezza di qualsiasi passaggio biblico non sia quello di mettere a confronto testi diversi, ma di confrontare il passaggio indicato con il Libro di Mormon e con le rivelazioni dei nostri giorni” [traduzione non ufficiale, N.d.T.]. La King James Version è la Bibbia inglese ufficiale della chiesa mormone, sebbene siano state inserite delle note a piè di pagina così da interpretarne il significato alla luce della dottrina mormone.
  4. Il Libro di Mormon insegna che solo gli sciocchi affermano che la Bibbia sia sufficiente o che altre scritture non siano necessarie (“Stolti voi che direte: Una Bibbia, abbiamo una Bibbia e non abbiamo bisogno di altre Bibbie.” (2 Nefi 29:6)). Il Libro di Mormon contiene molte somiglianze linguistiche con la King James Bible, inclusi interi passaggi ripetuti parola per parola. Vi sono presenti, ad esempio, 19 interi capitoli della versione King James di Isaia.
  5. La chiesa mormone aderisce alla dottrina della rivelazione continua: “Noi crediamo in tutto ciò che Dio ha rivelato, in tutto ciò che rivela ora, e noi crediamo che Egli rivelerà ancora molte cose grandi e importanti relative al Regno di Dio”. I mormoni credono che tale rivelazione apostolica sia ispirata, ma non infallibile, e che possa sostituire la rivelazione precedente, inclusa quella che si trova nelle loro scritture. L’unica persona autorizzata a rivelare qualsiasi nuova dottrina è il presidente della Chiesa, e quando ciò avverrà, dichiarerà che si tratta di una rivelazione da Dio, e come tale verrà accettata dal consiglio dei Dodici e sostenuta dal corpo della Chiesa.
  6. A differenza del trinitarismo cristiano (un Dio esistente in tre Persone), i mormoni credono che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo siano tre divinità separate. Credono anche che, mentre il Padre e il Figlio hanno ciascuno un “corpo di carne ed ossa, tanto tangibile quanto quello dell’uomo”, lo Spirito Santo “non [abbia] un corpo di carne e ossa, ma [sia] un personaggio di Spirito”. Secondo Joseph Smith, quando Adamo fu formato a immagine di Dio si trattava di un’immagine fisica. Dio Padre una volta sarebbe stato un mortale che viveva su una terra. Morì, fu risuscitato, glorificato e crebbe fino al suo status divino (secondo Joseph Smith esiste un “Dio al di sopra del Padre del nostro Signore Gesù Cristo” [traduzione non ufficiale, N.d.T.]). Dio Padre è il padre letterale di tutti i figli di spirito, inclusi Gesù e lo Spirito Santo, la cui divinità deriva dal rapporto genitore-figlio. All’interno del mormonismo Gesù è identificato con Yahweh dell’Antico Testamento.
  7. Secondo il mormonismo, ogni cosa nell’universo, incluso Dio, è in definitiva governata da leggi e principi eterni e trascendenti. Nell’insegnamento della Chiesa, tutti i figli del Padre (inclusi gli esseri umani) possiedono lo stesso potenziale di diventare degli dei (come il Padre, Gesù e lo Spirito Santo) dal momento che appartengono alla stessa specie. Ogni spirito umano è un tempo esistito come intelligenza divina, prima di diventare figlio di spirito del Padre.
  8. Prima della creazione, gli spiriti umani erano letteralmente figli di genitori celesti. Sebbene i loro spiriti siano stati creati, l’essenza della loro “intelligenza” è considerata eterna e senza inizio. Durante un consiglio di famiglia, Dio Padre disse ai figli di spirito che, secondo il suo “piano di salvezza”, avrebbero dovuto lasciare la loro dimora celeste, assumere corpi umani e venir messi alla prova, prima di poter diventare divinità. Satana respinse questo piano e volle attuarne uno che avrebbe comportato la perdita del libero arbitrio morale. Gesù si oppose a Satana e offrì un piano alternativo in cui avrebbe assunto una forma umana e avrebbe vissuto una vita senza peccato così da permettere ai suoi fratelli e sorelle spirituali di diventare dei. Vedendo il suo piano rigettato, si dice che Lucifero si ribellò portando con sé sulla terra “la terza parte” degli eserciti celesti affinché facessero da tentatori.
  9. I mormoni credono in un’universale salvezza dalla morte per ognuno (questo è ciò a cui si riferiscono quando parlano di “salvezza solo per grazia”). Ma, dopo la riunione del corpo con lo spirito, gli esseri umani andrebbero in luoghi diversi:
    • Gloria celeste: il livello più alto del divino regno celeste è per i mormoni (sposati) che hanno osservato tutte le leggi e i comandamenti divini (questo è ciò a cui si riferiscono quando parlano di “vita eterna”). Il regno celeste inferiore è per i mormoni single che hanno vissuto una vita degna e per le brave persone (cristiani compresi) che non hanno avuto la possibilità sulla terra di conoscere e accettare il mormonismo. Le persone di questo gruppo inferiore non possono diventare dei.
    • Gloria terrestre — Il regno terrestre è per i mormoni indegni e per le brave persone che hanno conosciuto il mormonismo sulla terra ma lo hanno rifiutato fino a dopo la loro morte.
    • Gloria teleste – Il regno teleste è per le persone malvagie che hanno rifiutato il mormonismo anche dopo la morte. Sperimenteranno sofferenza e dolore per i loro peccati. È simile alla versione cristiana dell’Inferno, solo non è eterna.
    • Inferno (tenebre di fuori) – L’inferno eterno è per Satana, per i demoni e per i “figli di perdizione” (ad esempio coloro che rinnegano lo Spirito Santo dopo averlo ricevuto).

Nota sulle fonti: laddove possibile, ho inserito link che rimandano direttamente alle fonti ufficiali dei Mormoni. In altri punti mi sono basato su Mormonism Explained; What Latter-day Saints Teach and Practice di Andrew Jackson.


Articolo apparso originariamente in lingua inglese su The Gospel Coalition (USA)

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