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David King scrive: “Cosa vuol dire…”-centrica” in relazione alla predicazione del vangelo di Gesù?…. Dovremmo desiderare che il vangelo sia al centro dei nostri sermoni così come il sole è al centro del sistema solare. Nel sistema solare, tutto gira intorno al sole e, da esso, viene illuminato e riscaldato. L’enorme massa del sole crea un’attrazione gravitazionale che tiene insieme l’intero sistema. La luce e il calore del sole raggiungono ogni oggetto nella sua orbita. Il vangelo dovrebbe essere così nei nostri sermoni. Cristo il Salvatore è il sole e la Bibbia è il sistema solare. Ogni brano, ogni dottrina, ogni tema, tutto orbita intorno all’opera salvifica di Gesù. La vita, la morte e la risurrezione di Gesù illuminano e riscaldano tutta la rivelazione di Dio, ma anche il predicatore e le persone che lo ascoltano. La misura in cui un sermone rispecchia queste realtà è la misura in cui un sermone è centrato sul vangelo. In un sermone incentrato sul vangelo, il vangelo è come il sole, trascinando nella sua orbita ogni aspetto del sermone, irradiando luce e calore sul tutto. Un sermone incentrato sul vangelo è un sermone che brilla col vangelo.”

In questa citazione c’è un presupposto molto importante. Che la Bibbia abbia un unico tema principale: il vangelo di Gesù Cristo. Al centro della Bibbia sta Dio con la sua gloria. E la gloria di Dio è manifestata pienamente nel suo Figlio, Gesù Cristo. E al centro di Gesù Cristo sta la sua croce e la sua risurrezione. Che cos’è il vangelo? La buona notizia che Dio ha deciso di salvare tramite il sacrificio perfetto del innocente Agnello di Dio persone che erano degne dell’inferno 

Tutta la Bibbia conduce  alla eterna lode dell’Agnello e del Padre tramite lo Spirito. Apocalisse 5:13 recita: “E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: ‘A colui che siede sul trono, e all’Agnello, siano la lode, l’onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli’.”

Ma il trionfo dell’eterno Figlio di Dio è stato profetizzato fin da Genesi 3:15, dove Dio il Creatore, rivolgendosi al serpente promette: “Io porrò inimicizia fra te [il Serpente] e la donna, e fra la tua [del serpente] progenie e la progenie di lei [della donna]; questa progenie [della donna] ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno”. Questa è la scaletta di tutta la storia della redenzione, da Caino e Abele in poi, storia in cui gli eletti trionfano spiritualmente, pur essendo perseguitati dai rappresentanti di Satana. con Il punto culminante di questo schema è stato realizzato quando Cristo, la progenie eletta per eccellenza, alla croce schiaccia il capo di Satana.

Il vangelo di Gesù Cristo è il tema organizzatore della Bibbia. Colossesi 1 dice che Cristo “è l’immagine del Dio invisibile” (v. 15) e che lui deve avere “il primato” in ogni cosa (v. 18). 

Cristo deve avere il primato in ogni cosa, compresa nella nostra predicazione.

Efesini 1:10 afferma che il piano del Padre è di “raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose…”

  • Una predicazione vangelocentrica riterrà il Figlio al centro della Bibbia, così come il sole sta al centro del sistema solare.
  • Una predicazione vangelocentrica spiegherà che l’Antico Patto, pur essendo buono, portava una parola parziale e incompleta e che la Parola ultima e definitiva di Dio è Cristo. “Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio.” (Ebrei 1:1-2).
  • Una predicazione vangelocentrica farà capire il modo in cui l’Antico Patto punta a Cristo, eppure già comunica il vangelo. Ebrei 4:2 (Nuova Diodati) dice riguardo alla generazione dell’esodo: “Infatti a noi come pure a loro è stata annunziata la buona novella…”. Quando, in Galati 3:8, Paolo cita la promessa primordiale fatta ad Abraamo in Genesi 12:3, egli spiega che in tale promessa il vangelo è stato preannunciato. Poi più avanti in Galati 3:16 egli dice che le promesse “furono fatte ad Abraamo e alla sua progenie” (Genesi 12:7; 13:15; 24:7), al singolare, e che la progenie per eccellenza di Abraamo non è Isacco ma Cristo! Pertanto non possiamo predicare sulla promessa che Dio fa ad Abraamo (l’ombra) senza tenere conto della realtà solare (Cristo) in cui tale promessa trova il suo pieno adempimento. In Giovanni 5:39, in uno scambio con i suoi avversari, Gesù dice a loro: “Voi investigate le Scritture, perché pensate d’aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me.” L’Antico Patto rende testimonianza a Cristo e al suo vangelo.
  • Una predicazione vangelocentrica non solo presenterà Gesù come Sostituto e Rappresentante, e ovviamente come Salvatore, Signore, Profeta, Sacerdote, Re, Figlio di Dio, Alfa e Omega e molto di più, ma anche come il vero Israele e il vero tempio. Infatti una predicazione vangelocentrica legge con attenzione il Nuovo Testamento e vede come Gesù Cristo adempie e rappresenta la pienezza degli uffici e delle istituzioni dell’Antico Testamento.
  • Una predicazione vangelocentrica non trascurerà l’elemento comunitario. La Chiesa è il corpo di Gesù Cristo. Pertanto non c’è vangelo laddove si insegna che possiamo fare a meno di quel corpo. Anzi, una predicazione vangelocentrica ci motiverà a partecipare attivamente nella vita della chiesa locale e a fare il nostro contributo al Grande Mandato che il Capo della Chiesa ci ha collettivamente affidato: di fare discepoli di ogni nazione (Matteo 28:18-20).

La predicazione vangelocentrica ci farà vedere la bellezza di Gesù Cristo e del vangelo che parla di lui, e che è lui. Ci farà godere quel vangelo e quel Salvatore e poi (parafrasando Tim Keller): se godiamo veramente di Dio, diventeremo inevitabilmente desiderosi che gli altri vedano la bellezza che noi vediamo. Dio non ci attira a se stesso, se non per mandarci verso gli altri, per servirli e per raggiungerli con il vangelo.

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