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Perché devi insegnare teologia biblica ai giovani e come farlo?

Tanto per cominciare: che roba è?

Per “teologia biblica” non intendo soltanto una teologia che sia corretta, biblicamente fondata. È ovvio che la teologia, per essere accettabile, deve essere tale! Non vogliamo divulgare eresie. Con “teologia biblica”, però, intendo la disciplina che individua un tema presente nella Scrittura da Genesi ad Apocalisse, e ne traccia il filo conduttore attraverso la storia della redenzione. Per esempio, uno dei grandi temi fondamentali della Bibbia è la dimora di Dio in mezzo al suo popolo. Questo tema si sviluppa progressivamente a partire dalla Genesi, quando Dio abita col suo popolo nel giardino dell’Eden, proseguendo nell’Antico Testamento con gli altari dei Patriarchi, il tabernacolo nel deserto e il tempio di Sion, e giungendo nel Nuovo all’incarnazione di Cristo, alla chiesa di Pentecoste e ai nuovi cieli e nuova terra di Apocalisse. Si può fare lo stesso con tanti altri grandi temi biblici, intrecciati tra di loro in maniera stupenda. Tutto ciò nasce dal presupposto che la Bibbia è composta da tante storie, le quali però costituiscono una sola grande storia. Tanti pezzi del puzzle che danno vita ad un’unica grande immagine. Tanti mattoncini che edificano un unico grande castello di Lego.

Perché è importante?

Perché dovresti “perdere tempo” insegnando la storia della Bibbia ai tuoi piccoli, in maniera impattante e fruttifera?

Perché è un comandamento di Dio

“Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.” (Deuteronomio 6:6-7)

Se desideri obbedire a tutta la Parola di Dio, allora devi assumerti questa responsabilità con gioia e con perseveranza. Immagina se Mosè non avesse insegnato per pigrizia: non avremmo con noi i primi cinque libri della Bibbia (il Pentateuco)! Immagina se nonna Loide e mamma Eunice non avessero insegnato la Scrittura al piccolo Timoteo: non sarebbe diventato l’uomo di Dio che è diventato! Il popolo di Dio è ammaestrato lungo i secoli mediante un passaggio di testimone, come in una corsa a staffetta. Senza trasmissione della verità non c’è vittoria finale collettiva. Senza discepolato, non c’è popolo di Dio vittorioso (Giudici 2:10-11).

Perché è la modalità usata da Cristo e dagli apostoli

Tu devi insegnare la teologia biblica non “a modo tuo”, ma a modo di Dio. Gesù semplicemente spiegava le storie e i brani dell’Antico Testamento, collegandoli a Lui stesso (Luca 24:27)1. Paolo non faceva diversamente, quando dimostrava “per mezzo delle Scritture che Gesù è il Cristo” (Atti 18:28). Paolo dimostrava che Gesù era il re liberatore atteso da secoli a partire dalla Tanakh, le Scritture ebraiche, collegando tutte le storie e i temi al loro compimento: Gesù Cristo. L’Antico Testamento è la promessa, il Vangelo di Gesù è la realizzazione definitiva. Questo è il modo di leggere la Storia della Bibbia e soprattutto l’Antico Testamento. Questo è proprio ciò che devi fare anche tu con i tuoi giovani.

Come devi insegnare in maniera efficace?

Ecco alcuni modi per insegnare in modo efficace ai giovani.

Sfrutta le relazioni personali

La trasmissione della verità biblica non può che avvenire che mediante la relazione personale, coltivando l’amicizia con le persone che si desidera evangelizzare.

L’Antico Testamento è la promessa, il Vangelo di Gesù è la realizzazione definitiva.

Stare con loro, passare tempo di qualità, amarle ed essere amati, stringere vincoli di simpatia, conquistare la loro fiducia, costruire credibilità nel medio e lungo termine. In questo, la famiglia e la chiesa svolgono un ruolo insostituibile. Esse sono l’habitat naturale in cui l’humus delle relazioni è fecondo per far germogliare nuovi giovani convertiti. La famiglia, in particolare, non può delegare in tutto e per tutto l’educazione dei propri figli alla chiesa. I genitori devono riconoscere di essere lo strumento di benedizione che Dio ha scelto nella sua saggezza e provvidenza per edificare la vita spirituale dei loro figli!

Sfrutta le storie bibliche

Ogni essere umano, e specialmente i giovani, amano le storie. Dio ci ha creati con un intelletto che assimila le storie molto più facilmente delle semplici “affermazioni”. La Bibbia stessa non è un manuale di istruzioni, ma una grande e magnifica storia, che convoglia la verità salvifica. Le storie rimangono impresse nella mente del giovane perché coinvolgono tutti i cinque sensi, le nostre emozioni e molto di più. I profumi di una storia risvegliano il nostro olfatto, i racconti dinamici chiamano all’azione il nostro tatto. La Bibbia è tutto l’opposto di essere noiosa e sterile.

Perciò, non rendere noioso ciò che è emozionante. Non complicare ciò che è semplice. Non rendere piatto ciò che è dinamico e coinvolgente. Inchioda la mente del fanciullo alla storia e alla verità che essa trasmette e quella verità trasformerà la sua vita per sempre. Così, lo farai facendolo divertire, mantenendo alta la sua attenzione. “Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà” (Proverbi 22:6).

Mostra Cristo

Le storie bibliche che racconti devono essere cristocentriche. Non devono essere fini a se stesse, ma devono mostrare Gesù Cristo.

Non rendere noioso ciò che è emozionante. Non complicare ciò che è semplice.

L’arca di Noè non mostra quanto Noè è stato bravo e buono, e quindi anche tu devi essere bravo e buono. L’arca di Noè mostra che ogni uomo è ribelle davanti al santo Dio e che solo uniti a Cristo, l’arca che ci salva dal diluvio, possiamo essere riscattati dalla morte. Cristo è venuto a fare ciò che noi non potevamo fare! Ha vinto per noi, al nostro posto, mediante la sua morte sostitutiva e la sua risurrezione gloriosa. Solo in un secondo momento, perché Cristo ha vinto il diavolo, allora anche noi siamo vincitori, se uniti a Lui mediante la fede. Noi acquisiamo significato solo alla luce della persona e dell’opera di Cristo. Solo “in Cristo” abbiamo valore. Questo deve essere il focus delle tue storie, quando insegni ai giovani la teologia biblica.

Tirando le somme…

La Bibbia è una storia unica. Non frammentarla, ma leggila tutta insieme: Antico Testamento, come promessa del Messia, e Nuovo Testamento, come adempimento della promessa con l’arrivo di Cristo.

Proclamala con passione e in modo coinvolgente ai giovani che Dio ti ha affidato!


1. Una lista non esaustiva di riferimenti biblici in cui è mostrato che l’Antico Testamento è compiuto in Cristo quale suo apice definitivo: Atti 26:22-23; 28:23; Luca 24:25-27, 44-47; Giovanni 1:45; 5:39; 8:56; 12:41; Romani 1:1; 3:21-22; 2 Corinzi 14:15; 2 Timoteo 3:15; Ebrei 4:2; 1 Pietro 1:10-11.
2.

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