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Lo zelo di Pietro è familiare alla maggior parte di noi. Primo discepolo ad essere chiamato da Gesù, Pietro lasciò immediatamente reti e barche per diventare pescatore di uomini (Lc 5:1-11).

È stato Pietro a chiedere a Gesù di invitarlo a camminare sull’acqua (Mt 14:28); è stato Pietro a pianificare di ospitare Mosè, Elia e il Cristo trasfigurato (Mt 17:4); è stato Pietro a protestare contro la crocifissione di Cristo (Mt 16:22) e poi a ricorrere alla violenza al suo arresto (Gv 18:10). È stato Pietro a dichiarare con coraggio: “Quand’anche tu fossi per tutti un’occasione di caduta, non lo sarai mai per me” (Mt 26:33).

Le affermazioni di Pietro di amare Cristo erano forti e pubbliche. Il suo rinnegamento è stato più silenzioso, una breve parola qua e là in un cortile buio (cfr. Mt 26:69-74); tuttavia, esso ha immediatamente prodotto un dolore straziante (cfr. Mt 26:75). Al sorgere dell’alba del Venerdì Santo egli affrontò il fatto che la sua devozione spirituale non fosse quella che desiderava.

Le lacrime amare della moglie del pastore

Come moglie di un pastore, posso capirlo. Le lacrime amare di Pietro sono le lacrime versate da tutti coloro che hanno l’ambiziosa intenzione di seguire pienamente Cristo, ma che sanno che le loro azioni a volte raccontano una storia diversa.

Le lacrime di Pietro sono le lacrime di chiunque si senta un imbroglione spirituale.

Sono le lacrime della moglie del pastore che afferma l’importanza dell’ospitalità cristiana, ma che esita ad invitare quella famiglia con i bambini chiassosi. Sono le lacrime della moglie del pastore che incoraggia gli altri a pregare e a leggere la Bibbia ogni giorno, ma che fatica a disciplinare se stessa nel fare lo stesso. Sono le lacrime della moglie del pastore che vuole evangelizzare in modo audace, ma che si spegne nel silenzio di fronte ai suoi colleghi non credenti.

Sono le lacrime di chiunque si senta un imbroglione spirituale.

Restaurazione in Cristo

Nella sua misericordia, Cristo non lasciò che Pietro sprofondasse nella disperazione. Con tenerezza e amore, il Signore gli venne incontro:

Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giona, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». (Gv 21:15, NDiod).

Questo versetto, insieme alla narrazione circostante che descrive la restaurazione di Pietro, può incoraggiare in tre modi le mogli dei pastori e degli anziani, quando sentono il peso del loro fallimento nell’essere all’altezza della fede che professano.

1.   Cristo non è sorpreso

Le tenere parole di Cristo ci ricordano che i nostri fallimenti non sono una sorpresa per lui. Sebbene Gesù non fosse fisicamente presente al momento del rinnegamento di Pietro, ne conosceva già ogni dettaglio (Gv 13:38). Le nostre giornate senza preghiere, la lettura senza comprensione della Bibbia e il servizio riluttante per la Chiesa non sconvolgono il nostro Signore.

Le nostre giornate senza preghiere, la lettura senza comprensione della Bibbia e il servizio riluttante per la Chiesa non sconvolgono il nostro Signore.

Ed Egli non ci risponde nemmeno con frustrazione. Come fece dopo la caduta di Pietro, Cristo ci cerca ancora, e non in maniera esasperata, bensì con amore.

2.   Cristo ama restaurare

Questo episodio ci ricorda anche che i nostri peccati nascono dalla mancanza di amore per Cristo, e che è lui l’unico che può risanarci. “Mi ami?” è l’invito di Cristo a una rinnovata comunione con lui (Gv 21:15).

Quando cadiamo, possiamo rivolgerci all’oggetto stesso della nostra offesa per ottenere il perdono di cui abbiamo bisogno.

3.   Cristo usa i deboli

Infine la restaurazione di Pietro ci ricorda che Cristo si serve ancora dei deboli all’interno del suo regno. Non solo Cristo perdona Pietro, ma lo attrezza anche per servire gli altri per la gloria di Dio (Gv 21:15-17).

Cristo si serve ancora dei deboli all’interno del suo regno.

Quindi invitate pure quella famiglia difficile a prendere un gelato, riprendete il vostro piano di lettura della Bibbia trascurato o invitate un collega a un evento della vostra chiesa. Il Signore può servirsi di voi a partire da questo preciso momento.

Cara sorella, hai vacillato? Ascolta la dolce accoglienza di Cristo: “Mi ami?”


Articolo apparso originariamente in lingua inglese su The Gospel Coalition (USA)

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