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Siamo tutti teologi?

Un paio d’anni fa, durante un incontro di teologi accademici, ho assistito ad un’accesa discussione su un particolare tema esoterico: la relazione tra Dio e i numeri. Per almeno tre ore diversi studiosi si sono chiesti se i numeri fossero reali e, nel caso, cosa li legasse a Dio.

Mentre lottavo per rimanere sveglio durante questa riunione, la mia mente andò alle persone che discepolavo settimanalmente nella chiesa locale. Cosa potrebbero pensare i membri della chiesa se sentissero questa discussione? Verrebbero edificati in Cristo o verrebbero piuttosto spaventati al punto di fuggire dallo studio della teologia cristiana?

La teologia accademica dà il meglio di sé quando fornisce strumenti agli studiosi che a loro volta forniscono strumenti agli anziani delle chiese locali. Se gli studiosi di teologia non riescono a collegare la dottrina cristiana con il ministero dell’insegnamento nella chiesa locale, allora abbiamo fallito nel compito assegnatoci da Dio.

L’importanza del legame tra teologia e discepolato raramente viene sviluppata così bene come nel libro di Jen Wilkin e J.T. English You Are a Theologian: An Invitation to Know and Love God Well. Wilkin è una scrittrice e un’insegnante biblica. English è un teologo sistematico e un anziano della Storyline Church in Arvada, Colorado.

Wilkin e English inquadrano lo scopo dell’apprendimento della teologia come parte dell’adempimento al grande mandato (Mt 28:18-20). Questo è il cuore della missione della chiesa. Il processo che porta ad essere discepoli che fanno discepoli include che ogni cristiano diventi un teologo.

Abbiamo bisogno di più teologia, non di meno 

Con questo libro, Wilkin e English si sono posti due semplici obiettivi. Il primo: l’hanno scritto per convincere il pubblico di lettori laici del fatto che è possibile studiare la teologia cristiana senza paure o intimidazioni. Sebbene molti nelle nostre chiese non siano teologi professionisti o studiosi universitari, in realtà ognuno di loro è un teologo, nel senso che ciò in cui credono riguardo Dio modella la loro visione del mondo.

Il secondo: Wilkin e English vogliono far crescere i loro lettori nell’amore e nella conoscenza di Dio accompagnandoli attraverso i temi chiave della teologia cristiana. Così facendo, Wilkin e English hanno scritto il libro che aspettavo da anni: una teologia sistematica così chiara e accessibile da poter essere usata da qualsiasi gruppo di discepolato o in qualsiasi corsodi studio della Bibbia all’interno delle nostre chiese.

Anche chi è giovane nella fede può prendere in mano questo libro e uscirne con una comprensione più chiara di ciò in cui i cristiani credono e del perché sia importante

Questo libro combina uno stile e una prosa coinvolgenti ad una comprensione chiara dello scopo della teologia, creando così un testo accattivante per tutte le persone della chiesa locale. Anche chi è giovane nella fede può prendere in mano questo libro e uscirne con una comprensione più chiara di ciò in cui i cristiani credono e del perché sia importante.

Grandi domande, risposte affidabili

Questa non è una teologia sistematica innovativa e non è stata pensata per esserlo. Coloro che sono nuovi nello studio della teologia cristiana impareranno concetti chiave e ne coglieranno l’importanza pratica.

Wilkin e English fanno molto più che insegnarci il contenuto della teologia cristiana. Sono degli ottimi esempi di buoni insegnanti di teologia cristiana. E questo è ciò che rende questo libro utile anche ai teologi esperti.

You are a Theologian non si sottrae a termini e concetti che normalmente sono ignorati nel classico materiale di discepolato delle chiese. Molti dei suoi lettori incontreranno per la prima volta termini come “Trinità immanente”, “Trinità economica” e “unione ipostatica”. Ma, nonostante questo, gli autori offrono delle spiegazioni semplici, spesso accompagnate da illustrazioni della cultura pop accessibili al grande pubblico. Il lato negativo connesso ad alcuni di questi riferimenti è che, essendo così legati al nostro presente, potrebbero rendere obsoleto questo libro più velocemente di quanto non meriti.

Nella mia esperienza, nelle chiese c’è chi è intellettuale, chi è empatico e chi agisce. Gli intellettuali sono per natura propensi alle discussioni teologiche, ma gli altri due gruppi di persone vengono generalmente tagliati fuori da questo genere di conversazioni. Secondo Wilkin e English, cercare di raggiungere il pubblico complessivo in una chiesa locale significa insegnare la teologia a tutte e tre queste categorie.

La loro argomentazione è:”la teologia è importante perché ci modella non solo a livello intellettuale, ma anche a livello pratico ed emotivo”. Questo libro è stato scritto con la convinzione che la teologia abbia un “impatto olistico […] sulle nostre vite: il nostro modo di pensare, di provare empatia e di agire cambia mentre cresce la nostra comprensione di Dio” (traduzione non ufficiale, N.d.T.)

Teologia umile e adoratrice all’interno di una comunità di chiesa

Wilkin e English sostengono che la nostra teologia si arricchisca quando è studiata all’interno della chiesa locale, della famiglia in Cristo e della tradizione cristiana storica e la tradizione cristiana in senso ampio nel corso della storia. In questo libro viene presentata una teologia umile, lontana da polemiche e colpi di scena teologici.

Alcuni lettori potranno restare delusi nel prendere in mano un testo di teologia che elude molti dei dibattiti chiave della teologia cristiana: dalle diverse concezioni di ’espiazione, alla diversità dei doni spirituali, alla cronologia del millennio e così via. Wilkin e English non evitano questi temi perchè considerati non importanti, ma perché il loro obiettivo è quello di scrivere un testo propedeutico che possa essere utilizzato all’interno di qualsiasi chiesa evangelica.

La nostra teologia si arricchisce quando è studiata all’interno della chiesa locale, della famiglia in Cristo e della tradizione cristiana storica.

Al cuore di questo libro non troviamo la conoscenza intellettuale, bensì l’autentica adorazione. Segue le orme del Nuovo Testamento. Anche l’apostolo Paolo, in Romani 9-11, conclude tre capitoli di teologia impegnativa con una lode alla profondità e alle ricchezze della conoscenza di Dio.

Gli autori hanno strutturato il testo in modo tale che la riflessione della mente sulle verità profonde di Dio potesse suscitare anche le emozioni del nostro cuore. Per incoraggiare la trasformazione nell’adorazione, Wilkin e English concludono ogni capitolo con una serie di riflessioni o domande introspettive e un invito alla preghiera e all’adorazione. Come professore di teologia, spesso mi viene chiesto di raccomandare un testo introduttivo alla teologia per gruppi di discepolato o per corsi rivolti ai nuovi membri. Per anni ho dovuto formulare raccomandazioni con una serie di riserve. Ora non più. Da adesso in poi, You Are a Theologian sarà la mia raccomandazione base. Coloro che formano discepoli dovrebbero usare questo libro per i decenni a venire.


Articolo apparso originariamente in lingua inglese su The Gospel Coalition.

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