
Ha avuto luogo un evento storico lunedì 30 aprile e martedì I maggio 2018. Presso l’Hotel Santa Chiara di Chianciano Terme TGCi (The Gospel Coalition Italia) ha tenuto il suo primo convegno annuale. Il tema del convegno, preso da 2 Timoteo 1:14, era: Custodire il buon deposito del vangelo. Il convegno è stato incentrato sull’esposizione dell’ultima lettera scritta dall’apostolo Paolo. Quattro membri del Consiglio Direttivo TGCi hanno trattato, ciascuno, un capitolo di 2 Timoteo: Gian Paolo Aranzulla, Pietro Ciavarella, Stefano Mariotti e Mark Oden. Con stili differenti, i quattro insieme hanno spiegato, illustrato e applicato questo “testamento spirituale” dell’apostolo dei gentili. Il convegno ha illustrato una delle priorità di TGC (The Gospel Coalition), che fa parte integrante già da tempo dei ministeri dei consiglieri TGCi: la predicazione espositiva della Parola di Dio.

Vi invito a vedere i video delle quattro predicazioni disponibili sulla pagina video. Qui fornirò solo qualche flash dei quattro interventi.
Aranzulla ha rimarcato il carattere intensamente personale di 2 Timoteo: Paolo aveva molto a cuore suo figlio spirituale. Così anche noi dovremmo tenere gli occhi aperti per identificare dei “Timotei” nelle nostre chiese. Aranzulla ha anche rimarcato come il “ravvivare il dono di Dio che è in te” (1:6) esprime il fatto che Dio, nella sua grazia, ha già provveduto per i nostri ministeri. Noi non dobbiamo andare a cercare nuove benedizioni ma piuttosto rifarci alle benedizioni che sono già nostre in Cristo.
Ciavarella ha parlato del modo in cui la missione che Paolo affida a Timoteo (2:2) è anche nostra missione, e che facciamo bene a compierla. A fine intervento ha aggiunto che tiene molto ad aiutare a rafforzare i ministeri di donne che insegnano ad altre donne e desidera che TGCi possa contribuire anche a formare una nuova generazione di tali insegnanti.
Mariotti ha spiegato che dobbiamo radicare i nostri ministeri nelle priorità che provengono dal vangelo e non cedere ad altre istanze. Ecco un passaggio del suo intervento: “Le nostre chiese in Italia sono oggi chiamate a confrontarsi tanto all’esterno con la lusinga ecumenica della religione e dell’approvazione laica della società, quanto all’interno con il legalismo che nega la grazia e con il superficialismo che pregiudica il vangelo.”
Oden è stato il più animato dei quattro, anche se dice che a Napoli è ritenuto rilassato. Che bello e arricchente che le venti regioni d’Italia abbiano, ciascuna, caratteristiche proprie! Questo consigliere partenopeo adottivo ha enfatizzato che un messaggio di Paolo per noi oggi in Italia è di essere coraggiosi nella predicazione della Parola davanti alla sofferenza. Oden ha fornito un modello del rapporto Paolo-Timoteo affidando la lettura del suo brano a Francesco Schiano, staff GBU (Gruppi Biblici Universitari) e membro della Chiesa Neapolis.

Una novantina di adulti e venti bambini, da una quindicina di chiese, hanno partecipato a questo convegno storico, superando le aspettative del Consiglio Direttivo TGCi. Due espositori erano presenti: la CLC e Compassion. Il banco libri è stato gestito con somma professionalità da Teresa Castado di Sophos.
Siccome tanti volontari hanno contribuito alla riuscita del convegno è rischioso fare nomi. Fatta questa premessa, è stato riconosciuto pubblicamente con un simbolico bouquet di fiori l’impegno indefesso di Susanna Aranzulla e di Silvia Lagomarsino Ciavarella nell’aver organizzato il convegno. Il gruppo lode, capeggiato da Matteo Iuso, ci ha stimolato ad adorare il Signore con mente, cuore e bocca. Karin Oertel Lee ha mostrato grande disponibilità e caratteristica simpatia brasiliana nel fotografare l’evento. L’Assemblea ha avuto l’onore di tenere un momento di intercessione per Nella, la moglie di consigliere TGCi Gian Luca Derudas. Il convegno ha anche incluso un incontro mattutino di preghiera e molti momenti di condivisione informale durante i pasti e spontanee passeggiate. Tanti rapporti vecchi sono stati rafforzati e tanti nuovi sono nati.
A questo convegno erano rappresentate più generazioni, provenendo da chiese da Reggio Emilia a Napoli. Con questo inizio promettente ci si augura che TGCi (con il suo sito, i suoi convegni annuali, e il suo desiderio di essere in rete con sempre più chiese e pastori) possa fare un contributo alla crescita teologica e spirituale del movimento evangelico italiano. Speriamo di vedervi al convegno dell’anno prossimo: il convegno TGCi 2019, a cui l’oratore principale (già confermato) sarà Don Carson, si terrà venerdì-domenica 12-14 aprile.