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Come guidare gli altri nell’era digitale

Quasi ogni settimana sento parlare pastori, responsabili di ministeri o genitori delle sfide etiche che devono affrontare nell’incoraggiare coloro che sono sotto la loro cura ad amare Dio e il prossimo (Mt. 22:37-39). Molte di queste domande riguardano i progressi digitali dei nostri giorni, in particolare i social media.

Mentre ci prepariamo ad iniziare un nuovo anno, ecco tre verità per preparare te stesso e la tua gente a seguire saggiamente Gesù nell’era digitale.

1. L’etica cristiana è più che sufficiente per i nostri giorni

Tendiamo a credere di trovarci di fronte a problemi inediti che gli scrittori della Bibbia non avevano previsto e non potevano affrontare. Anche se è vero che questi scrittori non hanno mai parlato di social media, algoritmi o ChatGPT , il presupposto che la Bibbia sia insufficiente per le sfide dei nostri giorni è fuori luogo. È dettata dal pensare all’etica cristiana come a un insieme di regole piuttosto che come a un ricco quadro  per perseguire la saggezza, qualunque cosa ci accada.

Molte, se non tutte, le nostre attuali questioni etiche sono radicate in questioni più profonde su cosa significhi essere umani e da dove deriviamo le nostre norme etiche. Per queste questioni teologiche e filosofiche di fondo, la Bibbia è più che sufficiente. La Parola di Dio è vera e fruttifera (2 Ti. 3:16-17). È una guida salda per vivere in una società sempre più digitale alla luce di chi è Dio e di ciò che ha compiuto attraverso Cristo sulla croce.

2. La tecnologia è connessa a ogni aspetto della nostra vita.

Molti leader si sentono sopraffatti dall’enorme numero di questioni da affrontare con le nostre famiglie o chiese. Ma la tecnologia non è una questione isolata: è collegata a quasi tutto ciò che stiamo già cercando di affrontare con l’etica cristiana. Il modo in cui pensiamo ai progressi biomedici, all’ascesa di potenti intelligenze artificiali e all’ultima piattaforma di social media è determinato dalla nostra comprensione di concetti come l’identità umana, la dignità e la giustizia.

La Parola di Dio è vera e fruttifera. È una guida salda per vivere in una società sempre più digitale.

La tecnologia non richiede di porre domande nuove o inedite, ma di porre domande vecchie alla luce di nuove opportunità. Man mano che le possibilità si espandono, ci sono nuovi modi per amplificare i nostri vizi fondamentali. Cerchiamo sempre di focalizzare il mondo intorno a noi stessi piuttosto che intorno a Dio, il nostro Creatore.

Perciò, pur dovendo affrontare di petto le sfide della tecnologia, non è necessario predicarci un sermone  o addirittura aggiungere questi temi alla lista sempre più lunga degli argomenti del discepolato. Piuttosto, affrontali attraverso il tuo insegnamento regolare della Parola di Dio, creando collegamenti tra la verità biblica e il mondo in cui vive la tua gente. Con il tempo, coltiverai la saggezza biblica nella tua comunità e la aiuterai  a sviluppare abitudini durature.

 

3. La tecnologia è un grande problema che va affrontato a piccoli passi.

Uno dei miti più dannosi sulla tecnologia è che sia semplicemente uno strumento neutrale che possiamo usare per il bene o per il male. Se da un lato questa visione ci ricorda che abbiamo la responsabilità morale di come sviluppiamo e usiamo la tecnologia, dall’altro non riconosce che gli strumenti digitali sono stati creati per scopi specifici e con determinati valori, che non sempre si allineano con l’etica cristiana.

Tutti noi siamo educati quotidianamente da qualcosa o qualcuno (Ro 12:1-2). La questione non è se si è educati dalla tecnologia, ma come e per quale scopo.

La questione non è se si è educati dalla tecnologia, ma come e per quale scopo.

Dato il modo in cui la tecnologia influenza in modo subdolo  noi e la nostra visione del mondo – compresa la natura della verità, della responsabilità e persino della nostra identità – dobbiamo capire che cinque semplici passi o una piccola lista di controllo non risolveranno il nostro rapporto con la tecnologia. Le sfide che dobbiamo affrontare sono troppo profonde e radicate per essere risolte da un giorno all’altro. Una mentalità da soluzione rapida rivela che stiamo cercando di sconfiggere le tentazioni e i peccati tecnologici con le nostre sole forze.

Tuttavia, adottare misure è comunque utile. Sono le piccole decisioni che prendiamo ogni giorno a discepolare il nostro cuore e a portare un cambiamento duraturo nel nostro rapporto con questi strumenti. Impegnati nel lavoro quotidiano chiedendo allo Spirito Santo di rinnovare la mente mentre cerchi di seguire Gesù nell’era digitale. Da questo nasceranno le convinzioni su quali strumenti usare, quando e per quale scopo.

Conduceteli verso le Scritture

Come pastore, dovresti parlare dell’uso corretto della tecnologia. Come genitore, dovresti stabilire delle regole su come i tuoi figli possono usare i videogiochi o i social media. Ma cosa ancora piú importante, indirizza la tua comunità verso una dieta quotidiana a base di lettura delle Scritture e della preghiera. Sottolinea regolarmente gli standard perfetti di Dio per il nostro comportamento digitale, la nostra incapacità di soddisfarli da soli e la bellissima grazia offertaci da Gesù sulla croce. Prega con e per la tua gente, incoraggiala a memorizzare le Scritture e a gioire apertamente del suo cammino quotidiano con il Signore.

Mentre lo fai, ricorda che nessuno sviluppo tecnologico ha mai sconvolto il nostro Dio o lo ha colto di sorpresa. Non dobbiamo essere ottimisti ingenui o pessimisti distaccati. La saggezza biblica ci chiama a essere radicati nella realtà di come la tecnologia ci sta plasmando, ma anche a vivere alla luce della vittoria di Cristo e della nuova vita che abbiamo in Lui.


Articolo apparso originariamente in lingua inglese su The Gospel Coalition.

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