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In Efesini 1:13 la Bibbia dice che “avendo ascoltato la parola di verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso”.

Che cosa significa essere sigillati con lo Spirito Santo?

Un sigillo è un segno di identificazione che spesso veniva posto su una lettera, un contratto o un altro documento, e indicava che il contenuto della lettera proveniva dalla persona il cui sigillo era apposto all’esterno. Nel mondo antico, il bestiame e persino gli schiavi venivano marchiati con un sigillo per mostrare a chi appartenevano; questo marchio dissuadeva le persone dal rubarli, perché avevano il sigillo.

La Bibbia usa questo termine in diversi modi che, se considerati insieme, contribuiscono a fornire un quadro completo di ciò che Paolo intende dire qui in Efesini. Nell’Antico Testamento, Dio poneva un segno sui suoi eletti per contraddistinguerli o separarli come suo possesso e per preservarli dalla distruzione (Ezechiele 9:4-6). In Apocalisse 7:3 leggiamo che Dio pone un sigillo sul suo popolo per identificarlo e proteggerlo dall’ira. Vediamo anche che le guardie posero una grande pietra sulla tomba di Gesù per sigillarla (Mt 27:66) e che a Giovanni fu detto di sigillare le parole della profezia (Ap 22:10). Questo comunica sicurezza. Leggiamo anche che Dio autentica la relazione con suo Figlio con il suo sigillo (Gv 6:27). Tutto questo ricorda il concetto di circoncisione, che in Abramo serviva come segno e sigillo della sua giustizia (Rm 4,11).

Se mettiamo insieme questi elementi, vediamo che nelle Scritture un sigillo comunica proprietà, protezione e una validazione del rapporto.

Ma qual è il sigillo in Efesini 1? Il sigillo non è un “cosa”, ma un “chi”: guardate ancora il v. 13, “avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso”.

Lo Spirito Santo è il sigillo del cristiano. Egli sigilla il suo popolo; viene ad abitare o a prendere dimora nel credente. E credo che le sfumature di cui sopra si applichino qui. Lo Spirito Santo promesso identifica il popolo di Dio come sua eredità; l’esperienza dello Spirito Santo nella vita di un credente è una prova per lui, e una dimostrazione per gli altri, della genuinità della sua fede. Lo Spirito Santo dà la certezza interiore di appartenere a Dio come figli (cfr. Ro 8:15-16; Ga 4:6).

Altri versetti in cui vediamo sviluppato questo concetto nel Nuovo Testamento:

“E voi non avete ricevuto uno spirito di servitú per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio.” (Ro 8:15-16)

“Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione. E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre».” (Ga 4:4-6)

“Egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori.” (2 Co 1:22)

“Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.” (Ef 4:30)

Donandoci lo Spirito Santo, Dio ci sigilla come suoi, mette il suo timbro su di noi, al momento della nostra conversione. E poi lo Spirito Santo continua a testimoniare, autenticando la realtà di questa relazione rendendoci sempre più simili a Gesù.

Il Dio che ha autenticato questa relazione proteggerà certamente il suo popolo attraverso le prove e le difficoltà. Lo farà fino a quando non prenderà definitivamente possesso di noi, sua eredità, nel giorno della redenzione, che è alla fine (Ef 1:14).

Essere sigillati con lo Spirito Santo è un dono prezioso di Dio, che dimostra l’autenticità della relazione del credente con lui e la sua autorità, proprietà e dedizione nei confronti del suo popolo.

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