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Di recente un mio amico brasiliano mi ha detto che il brasiliano medio non si fida di due categorie di persone: i politici e i pastori. Come consideri tu il tuo pastore? Come dovremmo considerare i nostri pastori?

Le Bibbia dice:

  • sono doni che Cristo dà alla sua Chiesa (Efesini 4:11);
  • sono persone che devono curare il suo gregge (Giovanni 21:15-17);
  • si devono impegnare nell’esposizione della Parola di Dio (2 Timoteo 2:15; 1 Timoteo 4:13)
  • devono essere un modello per il gregge (1 Pietro 5:2-3).

In sintesi, i pastori devono guidare e curare il gregge di Cristo, per lui, con parole e con l’esempio rifacendosi alla sola Parola di Dio.

Per questo, i nostri pastori dovrebbero essere tenuti in grande stima e amati (1 Tessalonicesi 5:12-13).

Quali invece sono modi in cui possiamo mancare questo bersaglio?

Alcune persone venerano i propri pastori. Li mettono su un piedistallo pensando che ciò che dicono sia oro colato. Spesso sono i pastori stessi a presentarsi come oggetti di venerazione. La parola di Dio a questi pastori è: non signoreggiate il gregge ma piuttosto seguite il modello del Salvatore il quale “non è venuto per essere servito, ma per servire” (Marco 10:42, 45).

A chi sta idolatrando il propio pastore arriva, ahimè, il seguente rimprovero sarcastico: “Infatti se uno vi riduce in schiavitù, se uno vi divora, se uno vi prende il vostro, se uno s’innalza sopra di voi, se uno vi percuote in faccia, voi lo sopportate” (2 Corinzi 11:20). Se il tuo pastore non si ravvede, è il momento di considerare di cambiare chiesa.

Altre persone disprezzano i propri pastori. Li considerano dei camerieri spirituali e dei burattini da manipolare. Li chiamano quando hanno bisogno di una “benedizione” sui propri progetti, o per le ricorrenze familiari. Desiderano che il pastore esegua i loro ordini per ciò che andrebbe fatto in chiesa. Se qualcosa va storto è colpa del pastore, e lui è scartabile. Se il pastore venerato ha una corona d’oro sul capo, il pastore disprezzato reca l’etichetta “usa e getta”.

I pastori non vanno né venerati né disprezzati ma piuttosto onorati, sostenuti e seguiti in quanto seguono Cristo.

“Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità” (Ebrei 13:17).

“Gli anziani che tengono bene la presidenza siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento” (1 Timoteo 5:17).

“Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo” (1 Corinzi 11:1).


Un libro per approfondire l’argomento: Christopher Ash, Il libro che il tuo pastore vorrebbe che tu leggessi ma è troppo imbarazzato per chiedertelo (Coram Deo).

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