Ma viene l’ora, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità” (Giovanni 4:23).
I seguenti sono alcuni dei principi di base con cui cerchiamo di pianificare e praticare il culto comunitario presso la High Pointe Baptist Church. Per quanto io possa ricordare, questi principi sono stati influenzati da una serie di sermoni di John Piper, sull’adorazione intitolata “Worship God” (Adorare Dio),
1. La vera adorazione è incentrata su Dio.
Siamo stati creati per adorare, e ci viene comandato di adorare Dio solo (Esodo 20:3-5; Apocalisse 22:9) nei modi che egli ha delineato nella Scrittura (Ecclesiaste 5:1-7). Pertanto, mentre prepariamo i nostri cuori all’adorazione, ricordiamo che l’adorazione riguarda Dio, non noi.
2. La vera adorazione è incentrata su Cristo.
Gesù Cristo è l’immagine di Dio, il creatore, il sostenitore e il riconciliatore della creazione, nonché capo della chiesa (Colossesi 1:15-20). A Dio è piaciuto di rivelarsi attraverso il Figlio e di riconciliarci con lui attraverso la morte di Gesù. Quindi, insieme ai discepoli, adoriamo Gesù (Giovanni 20:28). Gesù è il fulcro dell’adorazione perché è il fulcro dell’opera del Padre.
Siamo stati creati per adorare.
3. La vera adorazione è potenziata dallo Spirito.
La Bibbia chiarisce che nasciamo in questo mondo come figli d’ira, morti per Dio. Tuttavia, per grazia mediante la fede (Efesini 2:1-10), siamo resi vivi per Dio e morti al peccato (Romani 6:1-14). Solo coloro che sono stati vivificati dalla potenza dello Spirito Santo possono veramente adorare Dio. Questi sono i veri adoratori che Dio ricerca (Giovanni 4:21-24).
4. La vera adorazione è basata sulla Parola.
La Parola di Dio (la Bibbia) è alla base di tutto ciò che facciamo nel culto (annunci, accoglienza, canti, preghiera, predicazione, ecc.). Come mai? Perché Dio opera mediante la sua Parola. Egli ha creato mediante la sua Parola (Genesi 1), sostiene la sua creazione mediante la Parola della sua potenza (Ebrei 1:3), è venuto in questo mondo come Parola (Giovanni 1:1) e ci salva mediante la potenza della sua Parola (Romani 1:16). La predicazione è la forma primaria della Parola nel nostro culto perché questo è il modello che Gesù e i suoi discepoli ci hanno lasciato (Luca 4:43; Romani 10:14-15), e perché ci è stato comandato di predicare la Parola fino al ritorno di Cristo (2 Timoteo 4:1-2).
5. La vera adorazione impegna sia la mente che il cuore.
La vera adorazione comporta che interagiamo con Dio usando la nostra mente mentre studiamo la sua Parola e cerchiamo di crescere nella conoscenza di Gesù Cristo. Allo stesso tempo, comporta che interagiamo con Dio usando i nostri cuori mentre la pienezza dello Spirito Santo nelle nostre vite trabocca e ci induce a lodare Dio con gioia completa. Ciò significa che la nostra adorazione sarà appassionata e piena di Spirito perché basata sulla verità del nostro Signore Gesù Cristo. Questo è ciò che si intende con adorare Dio in spirito e verità (Giovanni 4:24).
6. La vera adorazione è edificante.
Sebbene l’adorazione riguardi Dio e non noi, la vera adorazione edificherà i credenti sia nella mente che nel cuore “fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti” (Efesini 4:11 -13). In altre parole, nonostante l’adorazione riguardi Dio, ci beneficerà e ci farà crescere nel nostro amore per lui e verso gli altri, poiché l’adorazione ha una direzione sia verticale (verso Dio) che orizzontale (la comunità di credenti).
La nostra adorazione sarà appassionata e piena di Spirito perché basata sulla verità del nostro Signore Gesù Cristo.
7. La vera adorazione va oltre la domenica.
Come credenti in Cristo, non dobbiamo trascurare di riunirci (Ebrei 10:24-25). Tuttavia la vera adorazione è una faccenda quotidiana. Dobbiamo dare tutta la nostra vita a Dio come sacrifici viventi e santi (Romani 12:1-2). Ciò significa che, ogni giorno della nostra vita, adoriamo Dio nel modo in cui viviamo, lavoriamo e giochiamo.
Articolo apparso originariamente in lingua inglese su The Gospel Coalition.