I doni spirituali sono solo per un numero ristretto di persone? Solo i leader della chiesa o magari i cristiani più maturi? E io, ho un dono spirituale?
Le divisioni a Corinto abbondavano (1 Co 1:10-11) per vari motivi, uno dei quali era l’idea che coloro che sfoggiavano doni spettacolari fossero spirituali, mentre altri che non presentavano tali manifestazioni non lo fossero.
In 1 Corinzi 12:1-3, Paolo affronta la questione di chi sia spirituale affermando che tutti coloro che professano la fede in Cristo sono spirituali, perché nessuno è in grado di esprimere una fede genuina in Cristo se non per opera dello Spirito.
Paolo continua a minare la base del vanto degli pneumatikoi (cioè di coloro che pensano di essere spirituali a causa della manifestazione di doni spettacolari) ricordando loro che tutti coloro che hanno lo Spirito sono anche dotati di doni dello Spirito: i charismata.
“A ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune… Tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.” (1 Corinzi 12:7, 11)
In altre parole, nessuno può vantarsi di avere dei doni spirituali, perché ogni cristiano non solo ha lo Spirito, ma ha anche dei doni spirituali (charismata). Del resto, questo faceva parte della promessa della nuova alleanza (Atti 2:39): che tutto il popolo di Dio avrebbe manifestato lo Spirito Santo:
“Avverrà negli ultimi giorni”, dice Dio, “che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona[b];
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,
i vostri giovani avranno delle visioni,
e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.
Anche sui miei servi e sulle mie serve,
in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno.”. (Atti 2:17-18)
Quindi, non solo nessuno può vantarsi dei propri doni, ma nessuno può esimersi dal servizio, perché ogni cristiano ha dei doni PER servire, in vista del bene comune, cioè per la redditività di tutti.
Quindi, se siete cristiani, avete doni spirituali per il ministero! Ci credete? Se sì, allora servite! Non dobbiamo essere consumatori. Il consumismo è contrario al vangelo e all’opera dello Spirito in noi. Che il Signore ci perdoni per le nostre “McChiese” evangeliche in America, dove invitiamo le persone, come su un volo di linea, a “mettersi comodi e rilassarsi”, e godersi lo spettacolo.
L’uso dei doni spirituali è un atto di cura attraverso il quale non solo edifichiamo il corpo, ma glorifichiamo anche Dio!
“Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta a servizio degli altri. Se uno parla, lo faccia come si annunziano gli oracoli di Dio; se uno compie un servizio, lo faccia come si compie un servizio mediante la forza che Dio fornisce, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesú Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.” (1 Pietro 4:10-11)
Perciò, non trascurate il dono che vi è stato dato dallo Spirito (cfr. 1 Ti 4:12-14)!