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È Domenica. Si apre la porta di una chiesa evangelica dove i credenti si riuniscono fedelmente ogni settimana: incontriamo uomini e donne di tutte le età, ci sono anche i bambini. Saluti, sorrisi e baci. Guardando i visi salta all’occhio subito che tre quarti della congregazione è composta da donne.

Le chiese evangeliche in Italia sono formate soprattutto da donne; anche la tua?

Siamo donne di tutte le età, single, sposate, vedove, ragazze madri, nonne, neo mamme, mamme navigate o mamme con il nido vuoto.

Siamo state create ad immagine, somiglianza di Dio e grazie all’opera del Suo Spirito, che ci ha fatto rinascere, desideriamo essere trasformate di giorno in giorno per essere conformi all’immagine di Gesù Cristo. Siamo donne nuove, nuove creature in crescita!

Alcuni mesi fa ho partecipato ad un breve ma intenso corso di formazione biblica per le donne che sono impegnate nel ministero di insegnamento, attivato da TGC Europa a Ginevra.

Ho assaporato ciò che ho ricevuto, ne ho fatto tesoro rileggendo gli appunti e conversando con altre donne in modo da poter moltiplicare l’effetto benefico della ricchezza della Parola di Dio.

Dialogando mi è stato chiesto: “Come mai un corso di formazione specifico per le donne interessate all’insegnamento e al discepolato?”

“Iniziative di questo tipo non rischiano di ripartire la chiesa in gruppi distinti che escludono l’altrui sesso?” Perché dovrebbero esistere dei percorsi formativi di genere nelle chiese mentre viviamo in una società in cui ruoli e funzioni sono ormai intercambiabili?”

Una convinzione

Queste domande non sono nuove per le mie orecchie, ma ricorrenti e legittime al punto da stimolarmi ad una riflessione da cui sono scaturite convinzioni salde.

La Bibbia ci mostra che le donne hanno la responsabilità di formarsi continuamente nella conoscenza ed applicazione della Parola di Dio per amare, aiutare, insegnare, fare consulenza e discepolare altre donne.

  1. Gesù ha commissionato sia uomini sia donne per comunicare a largo raggio la buona notizia della sua morte e resurrezione. (Matteo 28-19-20)
  2. Paolo,  scrivendo una lettera a Tito, tra le varie istruzioni dà anche chiare indicazioni alle donne più mature affinché insegnino ciò che “è buono” alle più giovani. Ciò che è buono, ciò che è bene, è espressamente dichiarato nella Parola di Dio. Non sono i nostri consigli o opinioni di esperte in materia che contano, ma la verità e la speranza della buona notizia del vangelo di Gesù in tutte le sfere della nostra esistenza. (Tito 2:3-5)
  3. La Bibbia è costellata da figure femminili devote al Signore, propositive e attive che non solo fungono da modello, ma mostrano ed insegnano come il piano redentivo dell’Eterno progredisce anche grazie alla loro ubbidienza partecipativa.

Un invito allargato

Da questi punti fondamentali nasce il mio invito caloroso per le donne credenti a investire tempo, energie e risorse nella formazione biblica continua.

È all’interno di questi tre quarti pulsanti di ognuna delle nostre chiese che le donne hanno la responsabilità primaria di insegnare la Bibbia ad altre donne in modo efficace, più relazionale, più a tu per tu, con meno imbarazzo e con meno ambiguità di quanto possa farlo qualsiasi pastore o responsabile di sesso maschile.

Un invito ai responsabili di chiesa

Cari responsabili di chiesa,

noi donne desideriamo aiutarvi e sostenervi nell’incarico di conduzione, pastorato e governo della chiesa locale che Dio vi ha assegnato. Rispettando l’ordine creazionale del Signore, vogliamo essere delle donne che sia in famiglia, sia come membri di chiesa, accettano la propria funzione di ezer, lo stesso che Dio diede ad Eva in Eden, un aiuto adatto e convenevole che affianca il proprio capo con rispetto mostrando onore a Dio. Come sorelle in Cristo, accettiamo e rispondiamo alla chiamata del nostro Creatore e Salvatore per edificare la Sua chiesa tramite i doni e talenti che lo Spirito Santo fornisce a tutti.

Perché questo avvenga invitiamo voi pastori e guide della chiesa a riconoscere la necessità di un ministero svolto da e per le donne che è percorribile tramite le direttive che la Bibbia ci fornisce. Abbiamo bisogno del vostro incoraggiamento, del vostro supporto, delle vostre preghiere affinché possiamo aiutarvi a radicare la chiesa nella Parola. Desideriamo servire e crescere procurando l’aiuto adeguato nell’ambito che il Signore ha stabilito: donne che imparano per trasmettere ad altre donne, donne che fioriscono per far fiorire altre donne.

Un invito alle donne

Care donne,

la messe è grande, le donne operaie sono poche (Luca 10:2), il tempo scorre e i giorni sono malvagi (Efesini 5:16). Conoscendo l’amore di Gesù possiamo decidere di restare passive o anche solo indifferenti? Che valore immenso ha agli occhi della generazione contemporanea una donna che si prende cura di un’altra donna? Che ricaduta inestimabile ha una donna giovane che non disprezza una donna più avanti negli anni, ma da cui attinge saggezza biblica? Quanta meraviglia è percepibile nelle relazioni intergenerazionali fondate sulla comunione cristiana dove si estende la grazia e si vive il perdono!  Sia che siamo giovani, mature o attempate possiamo mostrare che la Parola di Dio è vera di giorno in giorno. Siamo i tre quarti pulsanti, membra le una delle altre, siamo intrecciate dallo Spirito del Signore.

La Bibbia ha livelli di profondità accessibili e inesauribili. Nessuno di noi arriverà mai in tutta la sua vita a sviscerarne tutti i tesori inestimabili e le verità imperscrutabili.

Quando facciamo della Bibbia e della preghiera il nostro tesoro anche per le relazioni di discepolato, sentiamo l’esigenza di approfondire e avanzare nella nostra conoscenza.

Oggi le possibilità di formazione e crescita sono molteplici, perseguiamole!

La mia speranza e preghiera è che quei tre quarti pulsanti di ogni chiesa siano in formazione biblica continua e prosperino; possa il loro battito essere vigoroso e irrobustire l’intero corpo della chiesa rendendolo più vitale e sano.


Nota dell’editore: care sorelle in Cristo! Non perdete l’occasione di formazione al Convegno Donne, a breve a Isola del Gran Sasso.


DISCLAIMER: Questo contenuto esprime le posizioni e sensibilità dell’autore.

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